I più svariati motivi portano i condomini di uno stabile – detto in gergo conviviale – a scannarsi senza ritegno e pudore. Uno di questi è sicuramente la pulizia delle parti comuni, scale e annessi, a maggior ragione quando si è deciso di autogestirsi, solitamente per risparmiare soldi: il tradizionale fai da te. Ma si può fare? È possibile mettersi d’accordo tra condomini per pulire a turni o si rischia di prendersi a bottigliate inutilmente per il terriccio accumulato da giorni davanti allo zerbino, su un pianerottolo che qualcuno si è dimenticato di lucidare? La questione è un po’ delicata: si può fare, ma nulla vieta a nessuno di opporvisi, e la rabbia può rivelarsi vana e infruttuosa. Ecco perché.
Vivere in condominio non è facile. Tutto deve sempre essere deciso in nome del rispetto di mille teste. Ci sono conti da far tornare, spese impreviste, bilanci da approvare, bisogni e abitudini diverse da far convivere, spazi comuni da gestire e da pulire. Il codice civile regola questa delicata materia del vivere insieme, anche per quanto riguarda lagestione degli spazi comuni, cioè, tra gli altri, le scale, i portoni d’ingresso, gli stenditoi, la lavanderia, gli anditi, gli ascensori, i portici, i cortili, le facciate, la portineria e alloggio del portiere. Su questi vige l’obbligo per tutti i condomini di prendersene cura, anche dal punto di vista della pulizia.
Chi decide come pulire gli spazi condominiali? È tutto demandato all’assemblea di condominio, che si riunisce, discute, vota e approva il bilancio e delibera su altre decisioni, tra cui le pulizie. E lo fa con maggioranze ordinarie, cioè in seconda convocazione con un terzo dei condomini. È qui che tutto si decide. Solitamente alla fine si sceglie una tra le seguenti modalità:
Spesso per risparmiare qualche soldo nel bilancio condominiale troviamo una schiera di mani alzate in assemblea, al momento in cui si chiede ‘siete d’accordo se puliamo tutti noi a rotazione stabilendo i turni invece di pagare l’impresa? Le stesse mani alzate che poi si rendono conto, col passare delle settimane, che tornano tardi da lavoro, che devono andare a prendere un figlio a scuola e l’altro a lezione di tennis, che hanno i minuti contati per fare la spesa, tornare a casa e cucinare. A volte invece capita che si deliberi la pulizia a turnazione anche solo a maggioranza, a discapito di quei poveretti che la mano non la vogliono proprio alzare, perché non vogliono prendersi la briga di imbracciare straccio e scopa. Ci si ritrova così presto tutti a camminare su un pianerottolo che ormai è più simile a una foresta e un androne diventato una mostra permanente di foglie secche e pedate di ogni sorta.
Bene. Sappiate che contro queste teste che non vogliono pulire o non vogliono più farlo non si può fare nulla. È loro diritto non pulire ed è nulla qualsiasi delibera dell’assemblea di condominio che imponga ai condomini stessi il fai da te. A dirlo è stata la Cassazione, quindi inutile arrampicarsi sugli specchi.
Questo sito usa cookies propri e di terze parti. Qui puoi avere più info. Puoi continuare la navigazione accettando l'utilizzo dei cookie cliccando su
Accetto
Necessary cookies are absolutely essential for the website to function properly. This category only includes cookies that ensures basic functionalities and security features of the website. These cookies do not store any personal information.
Ciao, clicca qui sotto per chattare su WhatsApp.
Tel.: 081 564.31.56
Siamo in ufficio dal lun. al ven.
9:00 - 13:00 /14:00 - 18:00